Lo scopo del presente webinar è quello di far luce, sia dal punto di vista patogenetico che da quello terapeutico, su alcuni aspetti della sclerosi multipla (SM) che negli ultimi tempi hanno acquisito un’importanza sempre maggiore.
La possibilità che alcuni virus (o un virus in particolare, per esempio il virus di Epstein-Barr) giochino un ruolo rilevante nell’eziologia/fisiopatologia della malattia è stata rinvigorita recentemente da dati epidemiologici, anatomopatologici e anche terapeutici, dal momento che si è scoperto che alcuni farmaci disease-modifying impiegati con successo nella terapia della SM hanno, oltre all’azione antinfiammatoria, anche un effetto antivirale.
L’impiego di farmaci in grado di trattare con successo la componente infiammatoria della malattia ha fatto vieppiù emergere l’importanza dell’atrofia cerebrale, marker di processi neurodegenerativi che si correlano più degli indici di attività infiammatoria alla disabilità fisica e ai deficit cognitivi, da cui l’importanza di misure di monitoraggio dell’attività dei farmaci che tengano conto anche di questa componente fondamentale.
Un altro campo di ricerca emerso con prepotenza negli ultimi anni riguarda il meccanismo d’azione ideale dei farmaci di seconda linea: meglio indurre un riassetto profondo e veloce del sistema immunitario tramite una terapia di induzione oppure esercitare un’immunosoppressione continuativa? Entrambe le strategie hanno pro e contro, che saranno illustrati nel corso del webinar.